Nel cuore di un paesaggio incontaminato, tra boschi rigogliosi e il dolce mormorio dell’acqua, sorge il Mulino De Angelis ovvero la Mola un piccolo gioiello dell’ingegneria rurale che racconta storie di fatica, tradizione e legame con la natura
Conosciamo la Mola e il suo territorio rurale
Un viaggio nella storia e nell'architettura rurale
Costruito nel 1867, questo mulino ad acqua ha macinato grano e sogni per generazioni, accompagnando la vita delle famiglie del territorio fino ai primi anni del secondo Dopoguerra.
Il Mulino non è solo un’eredità per Ermelinda, ma un ponte tra passato e futuro. Quando lo riceve dal padre, coinvolge suo marito Giuseppe De Angelis che con passione assume il ruolo del “molenaro”. Passione raccolta dal figlio Francesco che lo ha tenuto attivo fino al 2000, supportato dai fratelli Vittorio e Filippo.
Oggi, pur non essendo più operativo su larga scala, mantiene vivo il suo spirito grazie a produzioni per uso familiare e suggestive dimostrazioni per i visitatori, che possono riscoprire il fascino autentico di un’arte antica.
La mola e il PNRR, un progetto di valorizzazione del patrimonio rurale
Il Mulino De Angelis è sta protagonista di un’importante opera di recupero e valorizzazione, resa possibile grazie al PNRR - Investimento 2.2 “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”, promosso dalla Regione Lazio.
Questo avviso pubblico ha dato vita a un progetto ambizioso: tutelare e riportare in vita edifici storici rurali, salvaguardando il loro valore architettonico e paesaggistico. Un’iniziativa che si inserisce in un contesto più ampio di recupero del patrimonio culturale e ambientale, con l’obiettivo di renderlo accessibile e fruibile dalla collettività.
Vivaro Romano, il comune che ospita la Mola
Vivaro Romano è un affascinante borgo situato nella Città Metropolitana di Roma Capitale, al confine con l’Abruzzo. Con un’altitudine di 756 metri sul livello del mare, il paese offre panorami mozzafiato sulla Valle del Turano e rappresenta un perfetto connubio tra storia, cultura e tradizioni.
Le origini di Vivaro Romano risalgono all’epoca degli Equi, un’antica popolazione italica. Nel 299 a.C., i Romani sottomisero gli Equi e fondarono una colonia latina nella zona, dedicandosi principalmente all’allevamento di animali destinati all’alimentazione e ai sacrifici. Durante le invasioni barbariche, il territorio fece parte del Ducato longobardo di Spoleto e successivamente fu donato all’Abbazia di Farfa. Nel XV secolo, il borgo divenne proprietà della famiglia Orsini, che vi costruì una rocca di notevole architettura. Nel 1609, il feudo fu acquistato da Giovanni Battista Borghese, entrando a far parte dei possedimenti della famiglia Borghese.
Domande frequenti
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Posizione
Mulino De Angelis
Vivaro Romano (RM) Lazio
Sito finanziato con Fondi del PNRR a valere sull' "Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale da finanziare nell'ambito del PNRR, Missione 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 - Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 "Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale", Investimento 2.2: "Protezione e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale" finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU" della REGIONE LAZIO
le nostre riflessioni
Ci piace pensare che il Mulino De Angelis non sia solo un antico opificio, ma un luogo in cui il passato incontra il presente, dove le mani di chi lo ha costruito continuano a parlare attraverso la pietra, il legno e l’acqua che scorre.
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